Studente e insegnante di Linux: Hamdy Abou El Anein

Nella serie di contenuti Share Your Voice di Linux Professional Institute, le persone raccontano come Linux e l’open source contribuiscano alla loro crescita personale e professionale.
Oggi intervistiamo Hamdy Abou El Anein dalla Svizzera: Senior Linux System Engineer, scrittore, appassionato e sostenitore di Linux e dell’open source.
Ciao, Hamdy, e grazie per aver condiviso la tua voce. Cominciamo dall’inizio: Come hai conosciuto Linux? Come e perché quell’incontro ha portato a una lunga e piacevole relazione?
Ho iniziato a usare Linux molto tempo fa, nel 1999. A quel tempo usavo Windows ed ero già appassionato di informatica.
Ho visto un articolo su una testata online che parlava di Linux. Nel 1999, OpenSuse Linux (prima che si chiamasse semplicemente SUSE Linux)  era il sistema operativo Linux più facilmente installabile in modalità dual-boot.
Durante le mie prime esperienze con Linux, questo sistema operativo mi è subito piaciuto. Tutto era modificabile e configurabile, nessuna area irraggiungibile.
Poi mi sono iscritto a una scuola di informatica e ho provato i principali sistemi operativi. È stato Linux quello che mi è piaciuto di più, sia come sviluppatore sia come sistemista. È un sistema operativo molto stabile e professionale, dove tutto è possibile. Basta avere le conoscenze giuste per fare tutto, mentre può essere usato come base da chiunque.
Ora utilizzo Linux quotidianamente, gestendo più di 200 server. Nella mia vita privata uso Linux anche sui miei portatili.
Sui server, preferisco CentOS o Alma Linux, che sono ancora più stabili, mentre in privato uso Arch Linux o Manjaro per avere i kernel e i pacchetti più recenti.
Puoi dirci di più su come utilizzi Linux per compiti e attività non legati al lavoro, perché spesso il più vasto pubblico si sente spaventato da Linux e non sa che può essere usato “a casa”? 
A casa faccio molti progetti di programmazione in Python, Bash, ecc.  Per questi compiti uso Manjaro Linux, che è basato su Arch Linux in modo simile a come Ubuntu è basato su Debian. L’aspetto positivo per l’uso privato è che si ha sempre l’ultima versione del software e l’ultimo kernel.
Per me, Linux è meglio di Windows o MacOS. Posso parlare da profondo conoscitore di questi sistemi operativi e posso dire che Linux è il migliore.
Perché? In Linux si ha un’elevata stabilità; si può far funzionare un server per anni senza problemi. È possibile personalizzare Linux come si desidera. Il limite è la propria conoscenza del mezzo, quindi, oltretutto, Linux spinge a imparare di più e a migliorarsi.
Come sai bene, il percorso dell’esame LPI accompagna l’individuo attraverso un’intera carriera FOSS, dall’apprendimento della serie Essentials fino alle aree mirate e impegnative delle specializzazioni LPIC-3. Come si sono incrociate la tua carriera e le certificazioni LPI? E quali progetti hai per il futuro? Ci sono altre certificazioni in arrivo?
Sono già certificato ai livelli LPIC-1 e 2. In futuro voglio ottenere la certificazione LPIC-3. Le certificazioni LPI mi hanno permesso di scoprire molti dettagli e buone pratiche che mi permettono di utilizzare Linux in modo ancora più professionale.
Hai qualche suggerimento per chi sta iniziando il suo percorso di certificazione LPI?
Sì. Mentre si impara per le certificazioni, è meglio fare pratica con Linux allo stesso tempo. Anche in una macchina virtuale, per esempio. Più pratica si fa, più facile sarà l’esame.
Come discente da un lato e insegnante dall’altro, tu scrivi materiali di formazione. Su che cosa hai lavorato finora e su quali aree pensi di lavorare per ulteriori materiali di formazione?
Ho scritto un libro su Linux Debian 10 Buster e ne ho appena finito uno sul linguaggio di programmazione Julia, che è semplice come Python ma veloce come C o C+. Ho un’idea per il futuro (per il momento è solo un progetto, niente di concreto): un libro sul monitoraggio dei test in Bash e Python per i server Linux in un contesto professionale.
Ecco il link del mio nuovo libro sul linguaggio di programmazione Julia (in francese): https://www.amazon.fr/dp/B0BM3MFLNG. Potete inserire tra i preferiti la mia pagina autore su Amazon per scoprire i miei libri attuali e futuri.
Ci daresti tre ragioni per cui le persone dovrebbero usare Linux e tre ragioni per cui un professionista IT dovrebbe ottenere una certificazione LPI?
Penso che le persone dovrebbero usare Linux per avere un controllo totale sul sistema. Utilizzando Linux si migliora la conoscenza del sistema informatico e della programmazione, in modo da poter personalizzare il proprio sistema o gestire un server.
Anche per i principianti Linux è una ottima scelta, perché si può usare così com’è o imparare di più migliorando, nel percorso, le proprie capacità.
La certificazione LPI vi darà maggiori conoscenze su Linux se siete dei principianti. Se utilizzate già Linux sui server o in modo professionale, la certificazione professionale vi darà la migliore opportunità di fare pratica e molti dettagli che sono utili in una carriera.
Come professionista IT, gli effetti sono gli stessi, ma la certificazione riconosce le conoscenze e competenze, e questo è utile per trovare un lavoro come sistemista Linux o migliorare la propria posizione lavorativa.

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